SANTA LUCIA FILIPPINI: UNA VITA PER GLI ALTRI. A MONTEFIASCONE INAUGURATO L’ANNO GIUBILARE

Gen 16, 2022 Dirigente scolastico, News

MONTEFIASCONE (Viterbo) – Sono iniziati oggi, domenica 16 gennaio,  a Montefiascone e in tutta la diocesi di Viterbo, i festeggiamenti per i 350 anni dalla nascita di Santa Lucia Filippini, compatrona della Diocesi di Viterbo.
Stamattina, alle ore 10,30, il Vescovo mons. Lino Fumagalli, ha aperto la Porta Santa e inaugurato l’Anno Giubilare a Montefiascone, alla presenza delle massime autorità civili e militari. Presenti i Sindaci dei Comuni del territorio.

In occasione dello speciale Giubileo, il Papa ha concesso un particolare anno di grazia e l’apertura della Porta Santa.
È stata impartita da mons. Lino Fumagalli l’indulgenza plenaria e la benedizione ai fedeli.
Il Vescovo ha ripercorso i tratti principali della vita della Santa, una vita segnata dalla fede, dall’amore per il crocifisso, per il prossimo e per i bambini. Una vita dedicata alla fede. Santa Lucia Filippini era nata a Corneto ( Tarquinia) il 13 gennaio 1672 ed è morta a Montefiascone il 25 marzo 1732. Ha fondato la Congregazione delle Maestre Pie Filippini ed è stata tra le prime donne in Italia a fondare una scuola cristiana per l’educazione cattolica dei fanciulli. Il suo corpo è conservato nella Cripta a Montefiascone e una Sua statua in marmo si può trovare nella basilica di San Pietro a testimoniare la rilevanza del suo impegno di educatrice nella Chiesa.

Il Vescovo ha poi sottolineato l’importanza della formazione globale delle nuove generazioni. “Viviamo in un’epoca di analfabetismo religioso. Abbiamo la prima generazione di giovani non credenti, l’allontanamento delle 40enni, manca spesso la figura del padre, viviamo in un agnosticismo preoccupante. È un motivo di riflessione anche per i Sindaci presenti.” Ha detto monsignor Fumagalli durante l’omelia.

“Ci vorrebbe maggior attenzione alla famiglia, comunità di vita e d’amore, ove si forgiano le nuove generazioni e si prepara la nuova società.
Le nostre scuole dovrebbero mirare a coinvolgere le famiglie degli alunni in una crescita spirituale e morale. Spesso chiedevo ai bambini: -Da grande cosa vuoi fare? Quale famiglia vuoi formare? Temo che oggi direbbero:” Cos’è la famiglia?”.
Bisogna riscoprire la chiesa come nostra famiglia, la comunità in cui si sentono tutti attivi e partecipi.
C’è urgenza di formare comunità vive. Il 60 % dei sacerdoti della diocesi di Viterbo viene da Montefiascone grazie anche alle maestre Pie.
Importante è anche la dimensione contemplativa di Santa Lucia e la sua volontà di incontrate Dio. Gli educatori devono attrarre gli altri con rigore morale e fede. Il carisma di Lucia ci sostiene e sia da esempio per la nostra chiesa.”