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Set 9, 2021 Dirigente scolastico

SALUTO DELLA RESPONSABILE ALL’INIZIO DEL NUOVO ANNO SCOLASTICO

2021-2022

Carissime

un saluto sentito e sincero a tutte voi all’inizio di questo nuovo anno. 

Sono trascorsi quasi due anni dalla data che difficilmente dimenticheremo, come non dimenticheremo tutto il tempo trascorso in isolamento a gestire, sia personalmente sia come docenti, un’emergenza mondiale senza precedenti e che ancora fa sentire prepotentemente la sua minaccia. Ho ripensato spesso in questi mesi all’importanza di tutto ciò che improvvisamente ci è mancato: le riunioni, gli incontri, i sorrisi e talvolta anche scambi accesi per migliorare la qualità della scuola, per renderla un posto migliore in cui crescere tutti assieme e in cui costruire il senso di appartenenza ad una comunità: ISTITUTO PARITARIO CATTOLICO.

Nessuno di noi immaginava che all’improvviso la propria vita personale, professionale e sociale si sarebbe interrotta per approdare ad un nuovo modo di condividersi . L’esperienza mi ha insegnato che la vita, se toglie qualcosa, aggiunge e migliora altro. Questo è quanto accaduto in questi lungo periodo. L’emergenza epidemiologica ci ha tolto gli spazi della conoscenza, dei giochi e delle chiacchierate tra amici, ci ha allontanato fisicamente, ma ci ha fatto scoprire una nuova vicinanza, fatta di idee, di emozioni e di condivisioni virtuali. Ci siamo conosciuti in modo più diretto e profondo, abbiamo dato valore a ciò che è essenziale per la nostra esistenza, anche dal punto di vista affettivo e cognitivo. La scuola ha avuto un ruolo fondamentale. Ha rivoluzionato dal basso, attraverso insegnanti, discenti, collaboratori e genitori, in un tempo brevissimo, un sistema scolastico tradizionale, declinando l’assenza in una nuova presenza. Forse mai come in questi mesi insegnanti e genitori hanno lavorato assieme e hanno collaborato non solo per l’apprendimento dei propri alunni  e dei propri figli, ma per costruire un nuovo ambiente di cooperazione educativa, una nuova socialità che mediasse tra il bisogno di partecipazione e l’obbligo di isolamento. Ne è scaturita una nuova scuola, senza muri, senza banchi e sedie, ma piena di speranza e di accompagnamento. Sicuramente la didattica a distanza non potrà mai avere, sia in termini di apprendimento sia di relazione, la significatività dell’incontro che avviene nelle aule scolastiche dove tutto muove e stimola le idee e i comportamenti. 

Eppure, in questi mesi, sono stati creati nuovi spazi di condivisione, un nuovo modo per arrivare agli alunni, per non lasciarli soli, perché continuassero ad imparare. Tutto questo difficilmente sarà dimenticato, ma ora è il momento di ripartire in un anno scolastico che si preannuncia non privo da intriganti sfide.

 I miei auguri di inizio d’anno vanno a tutti gli attori protagonisti della nostra scuola: docenti, personale ATA, membri del Consiglio d’Istituto e famiglie; agli alunni; ai nostri vicini della Scuola Secondaria 

Ai docenti e al personale tutto rivolgo un grazie per quanto già espletato e per tutto ciò che faranno nel rendere la nostra scuola una comunità che accoglie, che fa sentire tutti parte di una grande famiglia, con il desiderio di avere una disponibilità che non si limiti unicamente allo svolgimento del proprio ruolo istituzionale, ma tenda alla costruzione di una scuola di qualità in un clima relazionale collaborativo e costruttivo. 

In tutto questo la nostra guida sarà  S. Lucia Filippini della quale quest’anno ricorre il 350esimo anno dalla sua nascita e noi saremo tutte impegnate a fare uno studio approfondito, in modo particolare sulla sua forza ed efficacia educativa 

Nella scuola di Lucia, si insegna, si prega, si canta e si impara. Alle ore di scuola, seguono quelle della carità nei confronti dei piccoli e dei bisognosi. E’ una madre che si prende cura di tutti ed a tutti offre quella parola che salva. Nulla sfugge al suo sguardo, ma di più a quella fede che attinge dalla Santa messa, dalla devozione a Maria che, in lei, è forte e tenera e dal costante amore al Crocifisso che tiene, sempre, con sé. Chi la conobbe, la ricorda di bel portamento, alta e snella e soprattutto innamorata del Cristo. Intelligente, di grande fede e forte nelle contrarietà, rimase sola a guidare la recente fondazione con la forza della preghiera e quello speciale amore alla Passione del Signore. Donna sensibile e vicino alle sofferenze delle persone che incontra, sul proprio cammino.

Ecco il significato del libro che trovate sul banco, un testo che studieremo e approfondiremo assieme nel corso dell’anno.

Ora possiamo iniziare il nuovo anno nel …NOME DEL PADRE…